Vidal Sassoon è stato un uomo in grado di ricoprire vari ruoli con un amore smisurato per l’eleganza e bellezza delle donne. È ricordato come un pioniere in grado di distinguersi dai suoi competitors e offrire al mondo dell’hair styling una proposta unica, capace di vivere nel tempo.
Vidal Sassoon, nato a Londra il 17 gennaio 1928 da una famiglia ebraica molto povera, divenne un celebre parrucchiere internazionale tra gli Anni 50 e Anni 60 del Novecento. Scomparso nel 2012 a causa di una leucemia, ancora oggi è venerato non solo per la sua straordinaria carriera, ma anche per l’impatto duraturo che ha avuto sulla cultura della bellezza.
La sua vita, comunque, non è stata semplice, perché trascorse 7 anni in orfanotrofio. Poi, a 14 anni, finita la scuola, fece vari lavori saltuari. Fu solo dopo la seconda guerra mondiale che decise di sfidare le avversità e intraprendere la professione di parrucchiere: aprì il suo primo salone nel 1954 a Londra nei pressi di Bond Street. Il resto è storia.
La svolta di Vidal Sassoon
Nel 1965 aprì un suo salone anche a New York in Madison Avenue, dove collaborò con importanti celebrità. Cinque anni dopo si trasferì definitivamente negli Stati Uniti, stabilendosi a Los Angeles, dopo aver fondato la prima catena mondiale di saloni e sviluppò una linea di prodotti per la cura dei capelli con il marchio “Vidal Sassoon”.
Negli Anni 80, Sassoon intraprese un percorso filantropico, impegnandosi in attività benefiche e sostenendo le arti e la cultura. Nel 1982, per esempio, fondò il Vidal Sassoon International Center for the Study of Antisemitism presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Inoltre, ha sostenuto organizzazioni come i Boys Clubs of America e il Performing Arts Council del Music Center di Los Angeles attraverso la sua fondazione, la Vidal Sassoon Foundation. È stato anche attivo negli sforzi di soccorso dopo l’uragano Katrina. Nel 2009, Sassoon è stato nominato Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico (CBE) dall’allora Regina Elisabetta II.
Vidal Sassoon e il taglio “bob”
Ma c’è un taglio di capelli che ha segnato un’epoca e per cui Sassoon è diventato celebre in tutto il mondo: il bob. Questa acconciatura geometrica si distaccava nettamente dagli stili tradizionali degli Anni 60, simboleggiando un cambiamento nella moda femminile. Nel documentario “Vidal Sassoon: The Movie”, lo stilista ha rivelato la sua visione: «Volevo apportare un cambiamento… Per me, i capelli rappresentavano geometria e angoli. Creare forme irregolari, purché si adattano a quel viso e a quella struttura ossea».

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Il suo stile, ispirato dall’architettura Bauhaus (scuola di arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933), era facilmente replicabile e poteva essere realizzato in qualsiasi salone nel mondo. L’iconico bob ha dato vita a una varietà di acconciature simili, rendendo Sassoon un nome di riferimento nel settore. Il suo lavoro ha adornato le copertine delle più prestigiose riviste di moda, è apparso in film di successo e ha curato tantissime celebrità come Sharon Tate, Mia Farrow e Peggy Moffitt.
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