Michele Rinaldi: «La vera bellezza ‘green’ salverà il mondo»

di Patrizia Tonin
Michele Rinaldi e cliente- cover
Tradizione, passione ed evoluzione per promuovere la bellezza naturale autentica delle persone: è questo il motto dell’hair stylist  Michele Rinaldi, conosciuto per aver aperto la prima spa per capelli in Italia dove si utilizzano esclusivamente prodotti e ingredienti 100% vegetali, e tra i massimi esperti di erbe e piante tintorie.

Michele Rinaldi considera la bellezza sinonimo di naturalità. Le sue due spa per capelli, a Milano e Senago (nel milanese), non sono semplici saloni di acconciature, perché vengono utilizzate esclusivamente prodotti e ingredienti 100% vegetali, privi di qualsiasi sostanza dannosa per la salute e per l’ambiente. I locali si presentano come un rifugio: al primo piano, i clienti vengono avvolti dal profumo delle piante tintorie per la colorazione dei capelli e delle erbe ayurvediche per la cura della cute e della chioma, mentre in una “cucina a vista” vengono preparati i mix, utilizzando i samovar del salone, mentre è possibile gustare una delle tisane rilassanti offerte. Al piano inferiore, insonorizzato, si trovano cabine illuminate a lume di candela e accompagnate da musica di pianoforte. I lavatesta sono dotati di alzagambe e massaggio, mentre la welness room è uno spazio esclusivo con una sola poltrona lavatesta completamente orizzontale e un vaporizzatore incorporato, per offrire servizi unici di bagno turco per i capelli e rituali vegetali per il viso.

Da parrucchiere classico all’utilizzo delle tinture naturali. Come è avvenuto il passaggio?

Sono un parrucchiere da 30 anni perché ho voluto seguire fin da bambino le orme di mio padre e, durante la mia carriera, ho sempre cercato alternative alla tinta tradizionale vagliando aziende sempre più “green”. Circa 14 anni fa, sono diventato allergico alla parafenilendiammina (PPD) che mi ha creato diversi e gravi problemi di salute. Credevo che nelle tinte che usavo all’epoca non ci fosse, visto che l’azienda di turno scriveva (e scrive tuttora) “ppd free”, cioè senza parafenilendiammina, ma all’interno c’era un materiale molto simile e, nonostante tutti i normali accorgimenti della mia professione come mettere i guanti, sono diventato allergico da inalazione e da contatto. Anche il semplice toccare capelli tinti mi creava gravi danni alle mani, fino a perdere strati di pelle. 

Michele Rinaldi 1

Una notte un grave shock anafilattico (come spesso accade a chi sta male anche per altri problemi) mi ha reso consapevole della mia malattia e da quell’episodio ho iniziato a studiare ancora più a fondo l’INCI e tutto quello che riguardava il mondo dei cosmetici. La mia allergia ha causato poi, e lo fa ancora, altre gravi problematiche tra cui l’allergia all’acqua da contatto, allergie al kathon (nome che riunisce tanti soprannomi di ingredienti dannosi che si trovano in detergenti, balsamo, maschere, detersivi per piatti e lavatrice, ammorbidente per vestiti…), a molti alimenti e farmaci.  La mia vita purtroppo è diventata un calvario e devo stare attento a tutto: alle posate che uso per mangiare, devo lavarmi con acqua fresca e velocemente, ogni volta che vado in albergo devo portarmi asciugamani, lenzuola ecc. perché il contatto con determinate sostanze mi crea gravi problemi alla pelle. A quel punto, avevo due alternative: cambiare lavoro, ma credevo fermamente nella mia passione e nei miei sogni di bambino, o trovare un’altra strada. Durante il periodo da parrucchiere “classico”, lavoravo già con qualche pianta, come l’hennè (che in realtà si chiama lawsonia) e mi sono promesso di cercare un modo per colorare i capelli bianchi totalmente con ingredienti naturali, sia per me sia per le donne.

Cosa l’ha spinta ad aprile la prima spa per capelli in Italia? Quali servizi offrite?

Considerata la mia allergia, ho iniziato a studiare, ho testato oltre 600 piante, ho studiato i PH e le erbe tintorie, promettendomi che la parola “impossibile” non esiste, e ho cercato in particolare di “dimenticare” qualsiasi nozione che le aziende “tradizionali” riportavano sulle piante stesse perché errate.
Ho scoperto infatti piante che miscelate con la sola acqua avvolgono il capello colorandolo con performance superiori alla tinta stessa e ho realizzato un metodo attraverso il quale da anni possiamo colorare di qualsiasi tonalità e sfumatura ogni tipo di capello bianco, decolorato o tinto che sia. È nata così la prima spa per capelli, in Italia ed Europa, che offre esclusivamente servizi 100% naturali per un rispetto ambientale e della persona. Non effettuiamo decolorazioni, stirature o permanenti, coloriamo e trattiamo cute e capelli esclusivamente con i miei mix di piante tintorie ed ayurvediche. Abbiamo due saloni con lavatesta di ultima generazione (la cliente è sdraiata), separati e insonorizzati, illuminati da luci estremamente soft e candele con rituali benessere, come il massaggio cutaneo che offriamo a tutte le nostre ospiti.

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Che tipo di clientela avete? E come la raggiungete? 

All’inizio le nostre clienti erano in prevalenza donne allergiche come me, mentre ora, purtroppo, abbiamo anche molte donne che stanno seguendo cicli chemioterapici o post chemio. Da qui il mio motto: «La vera bellezza green salverà il mondo». Fortunatamente, però, grazie ai social, interviste su importanti giornali e televisiva, diversi eventi medici, il passaparola, eventi internazionali come il Cosmoprof (dove siamo stati i primi a portare la vera colorazione vegetale), fino al mio libro “Un sentiero tra i colori” , oggi abbiamo il 70% di donne che ci scelgono consapevolmente, per una nuova filosofia di vita e per un nuovo modo di prendersi cura di sé.

Ha creato un brand di erbe tintorie che commercializza. Com’è nata l’idea?

Ho creato il brand “Michele Rinaldi e le piante tintorie che offre servizi di formazione a colleghi sia in Italia che all’estero che credono nel progetto, ai quali insegniamo come utilizzare al meglio i mix che ho formulato. Al fine di aiutare le donne che per diversi motivi o non possono o non hanno colleghi nelle vicinanze offro i miei mix sulla sezione e-commerce del sito.

Come è composto il suo team? E come sceglie i suoi collaboratori? 

Il mio team è composto da ragazzi straordinari che hanno scelto di collaborare con me: non sono io a cercarli, sono loro a raggiungermi perché credono in quello che offriamo. Senza ognuno di loro non ci sarebbe alcuna spa. I loro nomi: Alessia, Anna, Chiara, Jennifer, Martina, Sana, Nicolò. E l’unica mia richiesta è quella della piena consapevolezza della loro scelta e di trovarsi a proprio agio nel mio salone e con me. Tutto il resto è una semplice, inevitabile e importante conseguenza.

Quanto è importante la formazione per lei e il suo team?

La formazione è fondamentale, sia per migliorare la qualità dei nostri servizi sia quando siamo noi formatori per i colleghi. Ho deciso di non vendere i miei mix senza una corretta formazione: le piante tintorie sono arte e conoscenza e al fine di superare le aspettative delle nostre ospiti e grazie al nostro metodo e ai mix, possiamo davvero offrire un cambiamento importante e rivoluzionario ai nostri colleghi.

Quali saranno i progetti futuri?

“Michele Rinaldi e le piante tintorie” cesserà di esistere perché credo nel team e quindi non sono da solo. A Cosmoprof di marzo 2025 presenteremo quindi “Clorea Hair Care”, il nostro nuovo progetto nato per formare nuovi colleghi, in ogni città italiana e non solo, che abbiano un obiettivo comune “folle”: rivoluzionare il mondo cosmetico dei capelli grazie alla natura e all’ecosostenibilità.Michele Rinaldi e team

Presenteremo anche la prima schiaritura ecosostenibile a base di piante tintorie che rivoluzionerà e amplierà sensibilmente i risultati dei nostri lavori. Illustreremo, inoltre, il programma dei nostri corsi formativi sperando di avere sempre più colleghi che scelgono il nostro metodo, per accontentare le richieste di donne che non hanno parrucchieri esperti nella colorazione vegetale nella loro città o regione. Molti colleghi ancora credono che le piante tintorie siano destinate a una nicchia, ma sono sempre più convinto che la cliente spesso ti sceglie ancora prima di conoscerti, se ben informata. Come può farlo se tu sei il primo a non offrire quella conoscenza e quel servizio? Bisogna guardare oltre, non fermarsi a falsi miti ma scegliere consapevolmente la vera bellezza.


Patrizia Tonin

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