L’arte di Mauro Situra, l’hairstylist delle stelle che valorizza la bellezza imperfetta

di Patrizia Tonin
Genio e creatività, talento e la voglia di lavorare con i più grandi. Mauro Situra è l’hair stylist per eccellenza di tutti i vip italiani e internazionali, delle modelle dei più grandi stilisti ed è il “parrucchiere-confidente” delle più belle donne dello star system. È lui che negli anni ’90 ha rivoluzionato il look di Paola Barale e tagliato il codino a Fiorello.

La sua avvincente storia nel mondo della bellezza e della moda inizia a Milano, nel 1986, con Aldo Coppola, il maestro, del quale diventa braccio destro per 30 anni e con Giorgio Armani, con il quale divide passerelle e set fotografici per 18 anni.  Da Paola Barale, la sua migliore amica, ad Alba Parietti e Simona Ventura, da Mara Venier quando passa per Milano così come Elisabetta Canalis, fino a Fiorello, Luca Argentero, Tommaso Zorzi e così via. La lista dei vip – così come delle persone comuni – è infinita. Appena possono, tutti vanno nel suo salone per immergersi nel mondo luccicante della bellezza e farsi trasportare dal tocco talentuoso di Mauro Situra e dei suoi collaboratori con i quali lavora da anni, ininterrottamente. Farsi tagliare i capelli da lui è solo l’inizio di un viaggio nella leggerezza perché i suoi tagli svuotano e valorizzano i volti e chiunque, anche per un attimo, può sentirsi una celebrità!

Partiamo dal suo percorso lavorativo: come ha iniziato a lavorare per Aldo Coppola? 

Mi ricordo perfettamente quando sono entrato per la prima volta nel negozio di Aldo Coppola: non desideravo altro fin da piccolo. Dopo gli studi alla scuola Locatelli a Milano iniziata a 14 anni – e dopo aver sognato leggendo i giornali di moda e i backstage delle sfilate – volevo vivere a Milano, in un mondo fatto di bellezza, ricchezza, arte. Era il 2 maggio 1986 (giorno dell’uscita al cinema di 9 settimane e mezzo), avevo 16 anni ed entrai nel negozio di Aldo Coppola di via Manzoni. Ero talmente convinto fosse il mio posto, che chiesi se cercavano collaboratori. Andai il giorno dopo e fui assunto subito. Una settimana dopo, arrivò finalmente il signor Aldo Coppola e devo dire che mi capì, mi lesse dentro fin da subito. Iniziò così un periodo incredibile, con la mia “doppia vita”, divisa fra Aldo Coppola e Giorgio Armani con cui realizzavo servizi fotografici.  Con Aldo ho lavorato per ben trent’anni diventando il suo braccio destro. Avevo capito la sua realtà, il suo mondo, come voleva i tagli, la sua sensibilità. Dopo qualche anno Aldo mi chiamò a dirigere il nuovo salone in corso Garibaldi. Era pazzesco, portava la firma dell’architetto Philippe Stark. Diventai l’art director di Go Coppola dove lavoro tutt’ora insieme a oltre 20 collaboratori che fanno parte del team da molti anni.

Il miglior insegnamento ricevuto dal maestro? 

Aldo mi ha insegnato a essere umile, sempre. E a saper trasmettere agli altri la mia arte. Sono dotato di una sensibilità che è nata per qualcosa, che va oltre il talento, così come la voglia di non soffrire e di comunicare agli altri il piacere e la bellezza.

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Avete scritto un libro. Ce lo può brevemente presentare? 

Confidenze pericolose. Storia di un genio tra follia e creatività” è un libro autobiografico edito da Piemme. Contiene tutta la mia vita professionale e privata. Dai miei sogni da bambino per fuggire a un’infanzia complessa nell’hinterland milanese, fino alla realizzazione del mio sogno di diventare parrucchiere e poter esprimere me stesso liberamente. Bramavo per vivere una vita tra arte, moda e bellezza, fino al mio arrivo a Milano. La mia carriera professionale iniziata con i più grandi: Aldo Coppola e Giorgio Armani, lavorando poi per tutti gli stilisti dell’alta moda – Ferrè, Fiorucci, Valentino, Versace e altri – i più grandi fotografi, i vip della tv e della radio, gli imprenditori della “Milano da bere”, fino a diventare il parrucchiere confidente di tutte le più belle donne dello star system. La mia vita è stata un sogno, certo, ma quanto ho lottato per ottenere tutto quello che ho avuto e quanti periodi bui! E dirò sempre a tutti, clienti e collaboratori con i quali lavoro da 30 anni, che “volere è potere” e bisogna inseguire sempre i propri sogni, crederci veramente. Bisogna saper sorridere e godere, nonostante le difficoltà, i pianti e le cadute.

Un suo taglio iconico?

Non è un segreto: sicuramente il taglio di Paola Barale, quando faceva Buona Domenica negli anni ’90. Mi trovavo a cena da lei e all’improvviso, senza un motivo, le ho detto: «Devo fare qualcosa alla tua testa». Ho preso le forbici che mi aveva regalato Aldo Coppola (dal valore inestimabile, provenienti dal Giappone e fatte fare apposta per me) e ho iniziato a tagliare la sua lunga chioma… È stato un colpo di testa, letteralmente, dal risvolto fortunato. Ma è stata una tragedia all’inizio: Paola aveva un contratto blindato con Mediaset che non le permetteva di cambiare la propria immagine e non vi dico quanti pianti di entrambi. Continuava a ripetermi che Maurizio Costanzo – allora presentatore del programma – non le avrebbe mai più permesso di stare in tv. E quanta preoccupazione da parte mia, perché temevo chissà quale azione legale da parte degli avvocati di chiunque… Durante la trasmissione, invece, mi chiamò una giornalista e mi disse: «È lei il genio creatore del nuovo taglio di Paola?». E in quel momento la tragedia si trasformò in un enorme successo, che ha rivoluzionato l’immagine di Paola e di tutte le donne nel mondo della tv. La mia amica del cuore, la mia “amus” e la donna che mi ha fatto rinascere, aveva rivoluzionato la sua e la mia vita! Potrei parlare di molti altri tagli che hanno cambiato la vita dei vip. Sicuramente, un altro vero e proprio colpo di testa è stato il taglio del codino di Fiorello, avvenuto dopo il grande successo del Karaoke e un periodo difficile per il grande Fiore. Anche in quel caso fu una rinascita artistica in tutti i sensi!

Mauro-Situra-Coppola-taglio

La sua clientela varia dai vip alle persone “normali”. Cosa le chiedono di più quando entrano da voi? 

La mia clientela, come hai detto bene, è molto varia ma non chiede mai nulla di particolare. Viene per vivere un momento speciale e unico, tutto per sé. Sono io a chiedere, il più delle volte, come se fossi uno psicologo: ci guardiamo attraverso lo specchio davanti alla seduta e qualsiasi persona è consapevole che si può fidare e affidare a me e a tutto il team. Con i miei tagli creo una leggerezza che si adatta a tutti i visi nella loro bellezza imperfetta e che rispetta la natura del capello, senza artifici e difficoltà nella messa in piega.

Qualche aneddoto o curiosità della sua carriera professionale?

Potrei scriverci un altro libro!! A parte gli scherzi, credo fermamente che bisogna saper stare al passo con i tempi, guardare la bellezza che ci circonda e che ognuno ha dentro di sé, saperla valorizzare. Ricordo bene un episodio degli anni ‘80, quando Giorgio Armani disse che avevo intuito il giusto taglio per la sua modella: era esattamente quello che voleva lui. Da lì è iniziata la mia vita professionale divisa tra Aldo e Giorgio. Frenetica, luccicante, entusiasmante e stimolante sotto tutti i punti di vista. Ricordo inoltre l’incontro con il mio mito: Renato Zero e il lavoro durante un suo tour. Recentemente, invece, mi vengono in mente le lezioni di taglio via Instagram insieme alla mia amica Paola Barale, durante la pandemia. O il successo e l’aumento di follower raggiunto sui social grazie alle mie storie al di fuori del salone di corso Garibaldi. C’è una grata dalla quale esce dell’aria calda: chiunque venga a tagliarsi i capelli da noi, passando in quel punto, può sognare e vivere un momento da vera diva, con i capelli mossi dal vento, come anni fa capitò a Marilyn Monroe nell’iconica scena di “Quando la moglie è in vacanza”.

 

 

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Patrizia Tonin

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1 commento

Maria 12 Maggio 2023 - 12:50

Mauro e il genio della forbice estroverso ma geniale di simpatia

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