Dall’antico Egitto fino ai giorni nostri: viaggio nel tempo per un oggetto che nei secoli ha avuto significati anche decorativi e ornamentali.
Oggi il pettine è uno degli strumenti più utilizzati per la hair care, non solo dagli hairstylist, ma anche da ciascuno di noi nel quotidiano. Il pettine, che può essere utilizzato in vari modi, sia per ordinare, sia per districare che per ravvivare i capelli, è reperibile in diversi materiali e ogni tipologia e lunghezza di capelli trova il suo modello specifico.
Ma è negli ultimi anni che è nata una spazzola che si rivolge a ogni tipo di capello. Si tratta della Tangle Teezer, che ha rivoluzionato il modo di pettinare la chioma. Ideata dallo stilista Shaun Pulfrey nel 2007 in Gran Bretagna, si è diffusa nel resto dell’Europa e del mondo nel corso degli anni e recentemente ha riscontrato un successo importante tra i consumatori, che la apprezzano perché districa i nodi e pettina i capelli senza essere aggressiva. Infatti, si può usare anche sui capelli umidi con un basso rischio che si spezzino e può essere utilizzata per applicare una maschera o un balsamo. Inoltre, ha anche un effetto lucidante sulla chioma. Ne esistono di diverse tipologie, adatte a ogni esigenza, ma con una caratteristica comune: il rispetto della chioma e del cuoio capelluto.
I pettini nella preistoria
Il pettine è uno dei principali oggetti usati dai parrucchieri: i primi pettini esistiti sono attribuiti al periodo preistorico e avevano un impiego diverso da quello del periodo moderno. Infatti, nell’antichità, i pettini fungevano da ornamento ed avevano anche un significato culturale, come per gli Egizi, che li conservavano nelle tombe dei defunti. Inoltre, a seconda delle mode delle diverse epoche, i pettini potevano essere usati come ornamento oppure essere usati per sistemare la chioma.
Le origini del pettine hanno radici molto antiche, risalenti all’epoca preistorica. I primi esemplari di pettine venivano impiegati non per riordinare i capelli, ma per decorare e districare le fibre tessili. I pettini più datati risalgono addirittura al periodo neolitico, secondo i ritrovamenti effettuati in Scandinavia, a Ertbølle e Meilgaard. Dunque, i primi pettini ideati e costruiti erano molto simili alla mano umana e avevano un impiego esclusivamente in ambito tessile. Saranno gli Egizi i primi a utilizzarlo con altre funzioni, ossia come ornamento e come simbolo culturale.
Con il trascorrere dei periodi storici, il pettine subirà diverse trasformazioni, diventando uno strumento per acconciare, pulire e ordinare i capelli già nel mondo antico. Come spiegato prima, i pettini nelle epoche remote non erano però solo semplici e pratici accessori, sovente ricoprivano anche una funzione culturale.
Il pettine in Egitto
Nell’antico Egitto, già dall’epoca predinastica, i pettini venivano conservati nelle tombe insieme ai defunti. Nella necropoli di Naqādah (III millennio a.C.) sono stati trovati dei pettini in avorio, mentre in altre necropoli della prima dinastia (3150 a.C. – 2925 a.C.) sono stati rinvenuti anche esemplari in corno e osso.
Secondo alcuni studi, i pettini venivano usati anche come ornamento per il capo e per appuntare le trecce insieme agli spilloni. Si trattava più in generale di un tipo di pettine con una sola fila di denti, con la costola che poteva essere semplice o intagliata e raffigurare animali oppure uomini. Talvolta, sull’impugnatura veniva inciso anche il nome del proprietario.
Il pettine nell’antica Grecia
In Grecia, il pettine faceva parte del corredo delle divinità: ad Argo, ad esempio, era conservato un pettine dorato affinché fosse usato dalla dea delle arti Atena. Inoltre, i pettini venivano offerti come ex voto anche alla dea della bellezza Afrodite. Inoltre, il pettine non era una peculiarità esclusivamente del mondo femminile: anche gli uomini usavano portare i capelli lunghi e quindi il pettine diventava un oggetto di ampia diffusione e per questa ragione doveva essere accessibile a tutti.
Il pettine in epoca romana
In epoca romana, il pettine era un accessorio indispensabile per pulire e acconciare i capelli, come dimostrano i rilievi sui monumenti funebri di parrucchieri, ornator e pectinator, e parrucchiere, pectinatrix, dell’epoca. Inoltre, durante l’impero le pettinature erano davvero molto elaborate ed è in quel momento che si diffondono i pettini doppi, i precursori dei pettini da acconciatura usati ancora oggi, con una fila di denti più fitta da una parte e una più ampia dall’altra.
Secondo gli studi svolti dagli storici e dagli archeologi, il pettine come oggetto da toletta era già presente nell’antichità e serviva quasi solo per districare e sistemare i capelli. Gli studiosi dibattono infatti sull’uso del pettine come ornamento per i capelli, anche se i pettini antichi erano già di due tipi: semplici oppure doppi.
Il pettine, nel corso della storia, però, non ha cambiato solo la sua funzione, ma anche il materiale. Infatti, la scelta del materiale risulta importante per comprendere la destinazione d’uso e il ceto di appartenenza di chi utilizzava un determinato strumento piuttosto che un altro. I primi esemplari dell’antichità erano di legno e di osso in epoca predinastica; poi, con l’inizio dell’età del bronzo, saranno di corno e di metallo. Successivamente, arriveranno anche preziosi pettini in argento e oro, come quello aureo di età e manifattura greca classica trovato in una tomba principesca a Solocha, nella Russia meridionale, con una fila unica di dentelli e l’impugnatura decorata con un motivo a traforo.
Il pettine nel Medioevo
Il pettine nel Medioevo non subisce grandi evoluzioni, sia dal punto di vista dei materiali con cui viene realizzato, sia dal punto di vista della forma e degli utilizzi a cui è destinato. Pettini di piombo sono stati spesso trovati nell’Alto Medioevo a corredo delle tombe dei guerrieri barbari appartenenti alle classi sociali più elevate.
Oltre che di piombo, usato per scurire i capelli, i materiali usati per produrre i pettini erano l’avorio, il corno o l’osso. Molto diffuso all’epoca era anche il pettine in legno, utilizzato principalmente fino al 1300.
Però, i pettini risalenti a quell’epoca non erano unicamente prodotti in legno e corno. Infatti, di particolare importanza e valore sono i pettini appartenuti ad alcune teste coronate. Tra i più noti appartenenti ai sovrani del Medioevo, vi sono il pettine della regina Teodolinda (VI secolo), conservato nella basilica di Monza, fatto di osso, corredato da pietre pregiate e completato da una rifinitura in argento, e quello di Enrico I di Sassonia (876-936), decorato con gemme preziose e conservato nel duomo di Quedlinburg.

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Il pettine nell’età moderna
Nel 1600 c’erano già pettini di tartaruga, famoso quello della regina Cristina di Svezia. Poi, le nuove tecnologie di lavorazione faranno da apripista per l’ulteriore diffusione dei pettini che, per la maggior parte, saranno prodotti principalmente con gli stessi materiali dell’epoca medioevale: osso, corno, tartaruga, legno.
A partire dal XVII secolo fino alla fine del XVIII secolo, l’utilizzo del pettine è ampiamente diffuso tanto da essere impiegato anche dagli uomini per pettinare le parrucche. Solo alla fine del Settecento, con lo scoppio della Rivoluzione francese e il conseguente tramonto delle monarchie assolute, cambierà anche la moda. Le parrucche verranno abbandonate e dunque il pettine sarà impiegato per pettinare la chioma.
A partire dalla metà degli anni Venti del XX secolo, saranno i pettini da testa i protagonisti del mondo dell’haircare, usati per acconciare e ornare i capelli. Venivano realizzati in diverse forme, almeno finché il successivo trend dei capelli corti ne limitò di parecchio l’utilizzo fino a farli quasi scomparire.
Il pettine oggi
Oggi esistono numerose tipologie di pettini, ciascuno con un utilizzo specifico. I pettini a denti larghi sono ideali per capelli lunghi e per districare i capelli, mentre quelli a denti stretti sono adatti a capelli corti o medi o per creare una separazione precisa dei capelli. Ci sono anche pettini a coda, che sono utili per creare acconciature più complesse.
Anche il materiale del pettine fa la differenza. I pettini in plastica sono leggeri e convenienti, ma possono causare staticità nei capelli. I pettini in legno sono la scelta migliore per la salute dei capelli, poiché non causano staticità e sono delicati sui capelli.
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