Simona Di Ruzza, la “professionista del colore” che faceva le trecce alle bambole

di Francesco Fravolini
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Formazione, marketing, comunicazione. Specializzata come tecnico colorista, Simona è titolare di un salone in provincia di Frosinone. Ma in parallelo svolge consulenze di immagine nel mondo della moda per shooting fotografici, eventi e servizi sposa. «La difficoltà più grande? La ricerca del personale».

 

Ha iniziato presto a lavorare nel mondo del beauty. La passione diventa fondamentale per facilitare quelle scelte di vita che saranno le protagoniste indiscusse nel suo futuro. Quando aveva appena 12 anni, comincia a svolgere piccoli lavori per vivere al meglio la sua passione. Se all’inizio è come se fosse un gioco, subito dopo diventa una scelta da vivere: Simona Di Ruzza decide di lavorare nel settore del beauty.

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C’è una strada lunga da percorrere e Simona alterna lo studio alle esperienze di lavoro come parrucchiera. Quando conclude il percorso formativo del liceo, è pronta ad aprire il suo salone dedicato al beauty. Con lei vogliamo conoscere alcune particolarità della sua professione.

Simona, come nasce il salone?

Il salone nasce da un sogno di una bambina che voleva le bambole con i capelli lunghi per far loro le trecce. Tutto comincia da 22 metri quadrati dietro casa dei miei genitori. Poi mi trasferisco nel 2009 in un salone di 112 metri quadrati e, nel 2020, realizzo quello che ho sempre desiderato: dopo il lockdown apro nel mio nuovo salone a Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone, 160 metri quadrati dedicati alla bellezza, alla consulenza, al colore per vivere con la cliente l’esperienza del suo cambio look.

Come ha vissuto questa passione?

All’inizio come un gioco. All’età di 12 anni chiedevo alla parrucchiera di mia madre di farmi lavare i capelli; dopo il diploma liceale è stata la mia scelta. Avevo la curiosità di un mondo sconfinato e forse l’incoscienza di una ventenne piena di sogni. Ho frequentato tutte le accademie di cui avevo sentito parlare. Dovevo diventare brava…

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Quali strategie di marketing sceglie per promuovere l’attività?

Lavoro sulla comunicazione mediante motori di ricerca e social, senza dimenticare gli investimenti in sponsorizzazioni. Utilizzo anche il settore off-line con materiali che diffondo direttamente alle clienti per incentivare il passaparola.

Che ruolo assume l’estetica?

Ho il centro estetico nel salone, ma non lo gestisco personalmente. L’estetica gioca un ruolo fondamentale e complementare.

Come gestisce il team? C’è una selezione specifica?

Seleziono personale che mostra di essere motivato oltre che manualmente capace. Ho bisogno di persone che vogliano crescere.

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Il punto di forza del salone?

Il salone ha il mio nome con la specifica “professionista del colore“, in più sono conosciuta per il servizio “sposa” che negli anni mi ha dato risultati davvero notevoli.

Segue corsi di formazione professionale?

mi formo, ma sono anche nel team formatori Vitality’s, pertanto sono anche formatrice.

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Le maggiori difficoltà incontrate in questo periodo?

Le difficoltà più grandi sono nella ricerca del personale.

Quali risultati intende raggiungere nel futuro?

Mi piacerebbe avere una squadra più grande ed essere un punto di riferimento stabile.

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Può raccontare storie di personaggi conosciuti che ha avuto nel salone?

I personaggi del mondo dello spettacolo non li ho avuti nel salone ma li ho conosciuti negli eventi nazionali a cui ho partecipato come Sanremo, Miss Mondo Italia, cene di gala. Sicuramente colpisce di alcuni la necessità di essere in un mondo a sé, mentre di altri la familiarità che si crea già dopo pochi minuti.

 

Photo cover: Ciro Gallicola

Francesco Fravolini

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