Shampoo: la storia di uno dei prodotti più usati dagli hairstylist

di Elisabetta Majocchi
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Oggi lo shampoo è uno dei principali protagonisti dell’hair care routine, ma per risalire alle prime formulazioni detergenti per capelli della storia occorre viaggiare indietro nel tempo di molti secoli per conoscere i popoli che creavano miscele simili all’attuale shampoo.

 

Dagli antichi egizi che usavano un mix di acqua, limone e aceto, alle popolazioni africane del nord che usavano una miscela di creta e frutta essiccata, fino all’uovo e brandy utilizzato nel Medioevo, il liquido per lavarsi i capelli ha subìto un’evoluzione nel corso dei secoli. Bisogna però aspettare la seconda metà dell’Ottocento per conoscere il primo shampoo della storia, simile a quello che conosciamo oggi.

Le origini

Già gli egiziani usavano una miscela di acqua, aceto e limone per detergere i loro capelli. Gli indonesiani invece utilizzavano pula di riso e paglia: bruciandole ne ottenevano una cenere che mescolavano con acqua per creare la schiuma. In seguito, la cenere e la schiuma venivano strofinate nei capelli e risciacquate, lasciando i capelli puliti, ma molto aridi.

Dopo lo shampoo, per rendere i capelli più morbidi, gli indonesiani impiegavano l’olio di cocco, che svolgeva anche un’azione lisciante. Mentre nell’Africa del Nord si usava la creta mescolata a della frutta essiccata, al contrario in Europa la detersione della chioma avveniva con un prodotto simile a uno shampoo secco a base di erbe triturate.

Questa formula verrà poi unita a quella egiziana, realizzando così una forma più evoluta di shampoo.

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Photo: Unsplash / British Library

Le miscele utilizzate dal Medioevo all’Ottocento

Nel Medioevo, l’usanza era di portare capelli lunghi. Per mantenerli puliti e profumati, si utilizzavano uova sbattute nel rum o nel cognac. Questa miscela si è mantenuta durante i secoli fino all’Ottocento e veniva utilizzata perfino dalla famosa principessa Sissi per lavare la sua lunghissima chioma. L’uovo infatti può essere utilizzato ancora oggi come rimedio naturale per detergere i capelli, mentre per chi ha i capelli secchi, è consigliabile usare solo il tuorlo.

​​​​​La seconda metà del Settecento segnerà un punto di svolta nel mondo del beauty. In Inghilterra, a Brighton, un uomo di origine indiana, Sake Dean Mahomed aprì un bagno pubblico dove forniva il servizio di lavaggio dei capelli. Questo trattamento era a base di sapone, acqua ed erbe. Alla fine del XVIII secolo lo “shampoo” si diffuse in Europa. Si trattava di una miscela di trucioli di sapone, fusi con delle erbe. La parola shampoo nell’uso inglese risale al 1762, col significato di “massaggiare”, e già dallo stesso anno compare in italiano pronunciato come “sciampo”. La parola era un prestito dall’anglo-indiano shampoo, trasformazione dall’hindi di “champo”.

Il successo fu tale che l’imprenditore Kasey Hebert decise di avviare la produzione dello shampoo. Considerato il primo fabbricante di shampoo al mondo, egli vendette il suo primo shampoo nelle strade di casa sua a Londra, in Inghilterra. Originariamente lo shampoo e il sapone erano prodotti molto simili, la loro consistenza era analoga a quella di un detergente: dunque non si poteva ancora definire un prodotto specifico per il lavaggio dei capelli. In seguito la formulazione dello shampoo subì un’evoluzione, entrando a far parte dell’igiene personale: fu creato quindi un prodotto ad uso esclusivo della chioma e non più per il corpo in generale.

​​​​​​​Lo shampoo ai primi del Novecento

Occorre aspettare il 1930 per la creazione dello shampoo come lo concepiamo attualmente. Gli shampoo moderni, come sono conosciuti oggi, furono introdotti la prima volta nel 1930 con Drene, il primo shampoo liquido della storia. Linnovativa consistenza liquida, risolse due problemi fondamentali: la praticità d’uso e il ph, che con le precedenti saponette solide era troppo basico e provocava l’apertura delle cuticole e un eccessivo effetto crespo sui capelli.

L’innovativo shampoo liquido era però ricco di tensioattivi, dei composti chimici che, se troppo aggressivi, possono danneggiare la chioma e irritare la cute. Per questa ragione, oggi molte aziende che producono prodotti hair care hanno deciso di sostituirli con altre sostanze che detergono in maniera più delicata il cuoio capelluto senza creare fastidi alla cute.

 

 

Elisabetta Majocchi

Photo cover: Unsplash / Lisa Hobbs

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