Sara Hilow: «La nostra filosofia è quella di avere sempre il sorriso»

di Valentina Tafuri
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Tanta passione dietro il successo di un salone che usa tantissimo l’hennè per colorare i capelli delle clienti. Parola della proprietaria.

 

Sara Hilow è un salone che affaccia sulla centralissima Piazza San Babila a Milano e ha un approccio originale sia al mondo della colorazione che del taglio, come ci spiega la titolare in questa intervista.

 

Come è nata la sua offerta alternativa rispetto al mercato?

 Figlia di una parrucchiera, è facile immaginare che la mia passione per il mondo dei capelli sia stata molto precoce. A un certo punto però ho avuto un problema di salute: una dermatite da contatto per la quale mi era stato consigliato di sospendere questo lavoro. Non mi sono arresa e dunque mi sono rivolta all’uso di colori naturali.

Quando ho iniziato, 20 anni fa, esisteva solo l’hennè rosso e il neutro, così calibravo e miscelavo le 2 terre riuscendo a ricavare anche il biondo. Negli anni le aziende italiane hanno investito e lavorato con me, riuscendo a calibrare le terre e a oggi riusciamo a avere molte sfumature di colore, fino al biondo cenere.

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Una novità che viene dal passato?

Ebbene sì, l’uso dell’hennè è antico. Grazie ai prodotti attuali, che ne conservano la naturalezza, questa miscela presenta tanti plus. È nutriente per il capello che, dopo la colorazione, appare più corposo e idratato (con l’aggiunta di arnica, semi di lino e soia). Poi dona un effetto di lucentezza favoloso, restituendo un colore unico che rispetta l’organicità di ciascuno perché si combina con il colore naturale del capello.

Non crea quel brutto effetto di “barratura” sulla ricrescita. Le clienti, se vogliono, possono comprare l’hennè da fare a casa e tornano da noi anche dopo 6 o 8 mesi o dopo l’estate con capelli ancora in buona salute.

Il colore non è la sola peculiarità del vostro salone. Effettuate anche il taglio a capelli asciutti?

Dico sempre che la differenza è la stessa che c’è tra un abito fatto su misura e un buon abito già confezionato. Il taglio sull’asciutto ha lo stesso effetto di un abito sartoriale: si adatta perfettamente ai lineamenti del volto e alle caratteristiche dei capelli. Per poterlo realizzare, chiediamo alle clienti di venire in salone con i capelli già lavati in modo da poterli tagliare da asciutti e puliti, riuscendo a governare le “rose”, il movimento e la diversità di spessore che tutti capelli hanno, riuscendo ad alleggerirli e a acconciarli con un effetto già definitivo. Il risultato è un taglio che la cliente riesce a governare anche senza la messa in piega del parrucchiere.

Considerato il vostro approccio, quali caratteristiche deve avere chi collabora con voi?

Cerchiamo ragazzi che siano curiosi, appassionati, gentili perché per noi è importante lavorare in armonia e in sintonia. Sara Hilow non è solo una persona ma una filosofia. Il nostro team  (siamo in tredici) fa parte di tutto questo e credo che lo senta veramente. Siamo fortunati perché la maggior parte dei membri del team sono cresciuti insieme a noi. Un esempio è Alessandro, il mio braccio destro, che è con noi da più di 14 anni, e tanti altri cari collaboratori. Anche chi è andato via per inseguire l’amore o altre esperienze talvolta torna perché il cuore resta sempre con noi. Per questo cerchiamo ragazzi che devono ancora imparare, spesso chi ha già esperienza fatica maggiormente a entrare nel nostro mood.

Quindi formate i nuovi collaboratori internamente?

Solitamente, dopo aver scelto due potenziali collaboratori, questi restano con noi in salone per un giorno anche senza lavorare, solo per guardare come ci muoviamo, come interagiamo tra noi e con la clientela, cosa facciamo e come lo facciamo. Alla fine di un periodo in cui tutti noi, a nostra volta, abbiamo osservato i candidati, chiediamo ai ragazzi del team di votare e immancabilmente tutti indicano lo stesso nome. Non abbiamo (quasi) mai sbagliato. Una volta selezionata la nuova persona, impara affiancandoci in un periodo di osservazione, poi iniziamo a fargli fare una consulenza, uno shampoo, il colore, l’hennè, le schiariture fino al taglio.  L’apprendistato dura 5 anni ma alcuni dei nostri apprendisti sono diventati lavoranti con un anno di anticipo semplicemente perché se lo meritavano!

Come mai le clienti vengono da voi?

Ho clienti che mi seguono da sempre, altre vengono dopo aver saputo da un’amica o da una conoscente quanto sia bello fare l’hennè, quali risultati consente di ottenere per il benessere dei capelli. Oppure perché si meravigliano di un taglio, fatto da asciutto, che dura anche tre mesi. Il passaparola e la reputazione sono importantissimi. Poi certamente chi sceglie l’hennè fa una scelta consapevole anche dei limiti che l’uso di un colore naturale può avere, quindi abbiamo una clientela anche molto consapevole e “educata” in tal senso.

Inoltre la nostra filosofia è quella di avere sempre il sorriso perché vogliamo che le nostre clienti abbiamo un effetto “wow” non solo quando escono dal salone dopo aver ricevuto i nostri trattamenti, ma anche quando entrano.

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Hai mai ricevuto una richiesta stravagante?

Penso che se ascolti le persone, se le fai parlare e cerchi di capire il motivo di una richiesta che potrebbe sembrare strana, alla fine non è detto che tu la debba necessariamente assecondare. Una buona consulenza, che tenga conto delle esigenze espresse dal cliente, nella quale tu ascolti, ma lo fai seriamente, prevede anche che tu faccia capire al cliente che esistono soluzioni diverse per ottenere il risultato che aveva in mente. Invece, se vogliamo fare una battuta, direi che di strano ci sono le permanenti. Quelle non le facciamo!

 

Valentina Tafuri

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