Roberta Sechi: «Il rapporto con le clienti e con gli allievi è la mia forza»

di Patrizia Tonin
roberta sechi acconciature cover
Energica, sincera e sorridente. Roberta Sechi, titolare di un salone a Lozzolo in provincia di Vercelli, fin da giovanissima ha sognato di fare la parrucchiera riuscendo a realizzare il suo sogno, dopo anni di studi e apprendistato. Quasi per caso, durante la pandemia, ha aggiunto alla sua attività una carriera da formatrice per studenti e professionisti in Piemonte e Lombardia.

Quando hai deciso di diventare parrucchiera?

Fin da piccola quando accompagnavo mia mamma dal parrucchiere ed ero affascinata da quel mondo. Mi ricordo che scrivevo delle lunghe lettere alla mia amica di penna, negli anni ’90, e le raccontavo della scuola professionale che stavo frequentando e di quello che mi piaceva di più, dei tagli e dei colori che imparavo. E così appena finita la scuola, ho fatto l’apprendista prima e poi la dipendente in diversi saloni. Sono stati anni bellissimi perché andavo a pettinare le modelle in discoteca così avevo l’entrata gratuita oppure andavo a Sanremo a vedere i lanci moda. Avevo 18 anni e difficilmente mandavano le apprendiste, ma alla fine sceglievano sempre me perché amavo i corsi e vedere cose al di fuori della cittadina di provincia da cui provenivo. In più mi pagavano tutto! Un sogno per le ragazze dell’epoca.

Quando hai aperto il Salone e di cosa ti occupi?

Circa 16 anni fa, ho deciso di aprire il mio salone a Lozzolo, in provincia di Vercelli. Ho costruito e progettato tutto da zero, seguita da un’arredatrice e da altri professionisti, con i quali ho creato un luogo dai toni del verde e bianco, tutto in legno, molto rilassante. In questi anni ho capito che mi piace molto gestire tutto da sola, pur avendo dei consulenti esterni per il viso e il make-up o collaboratori “a chiamata”, perché lavoro su appuntamento. Ho così tutto il tempo per dedicarmi alle clienti con calma e molta cura. Oltre ai tagli, pieghe e colore, faccio anche trattamenti di ossigeno-terapia per capelli e per il cuoio capelluto.

Cosa richiede di più la tua clientela?

Le mie clienti sanno bene come lavoro, ma può capitare che arrivi qualcuna chiedendomi un taglio visto in tv o perché di tendenza. Siccome faccio una consulenza prima di un taglio o colore, preferisco essere sincera dicendo cosa si può fare e cosa no, spiegando come potrebbe reagire il capello.

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Per quanto riguarda il marketing e la comunicazione, utilizzi solo i social network?

Al momento sì e sono seguita da una società di comunicazione che se ne occupa. Presto farò anche il sito internet.

Sei docente in un’accademia e una scuola. Come hai iniziato a fare l’insegnante?

Ho iniziato per caso, subito dopo la pandemia. La “molla” è scattata durante i vari periodi di chiusura, quando vedevo e seguivo diversi corsi online e pensavo «anche io ce la posso fare», non immaginando che lavorare è diverso da insegnare. Eppure, mi sono proposta a un’accademia di Torino, dove mi hanno dato la possibilità di insegnare prima a un corso di tecnica e poi anche a uno di acconciatura. Nel frattempo, mi ha chiamata una scuola ENAIP per insegnare ai corsi di trattamenti capelli. I miei allievi sono tutti ragazzi, femmine e maschi, che apprezzano molto la mia severità perché non voglio essere presa in giro e, contemporaneamente, la mia empatia. Recentemente ho iniziato a insegnare per una ditta a Milano, chiedendo loro se cercavano formatori per professionisti del settore. Qui stanno formando anche me sulle tecniche, sui prodotti, sui lanci moda ecc.

Quanto consideri importante la formazione?

È importantissima, sia per me sia per gli studenti. Quello che mi ripeto sempre quando sono sul palco è che devo guidare io il processo e quindi devo sapere sempre come pormi con gli altri, staccando dall’essere amica di clienti e allievi.

roberta sechi colore

Quale aspetto del tuo lavoro ti piace di più?

Anche se è un lavoro a volte stressante e con ritmi concitati, quello che mi piace di più è il rapporto che si crea con le clienti e soprattutto quello con gli allievi.

 

Patrizia Tonin

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