I collaboratori? È importante che abbiano grande entusiasmo per il proprio lavoro. Intervista a Luca Piattelli, hair stylist e imprenditore, che con grinta e umiltà ha raggiunto successi di livello mondiale. Trasformando una passione in tecniche di taglio creative e all’avanguardia. «Obiettivo futuro? Elevare la categoria dell’acconciatore, facendolo diventare un imprenditore di sé stesso»
Nel nostro salone «le emozioni prendono forma e tolgono fiato». Una storia di successo iniziata circa 28 anni fa da una piccola bottega di barbiere, oggi il brand “Luca Piattelli” è tra le eccellenze nazionali. Il suo salone aperto nel 2012 a Chiesina Uzzanese in provincia di Pistoia è di oltre 600 metri quadrati con circa 38 dipendenti. Un luogo dove ci si prende cura della persona donando emozioni ed esclusività tipiche del brand.
Luca Piattelli, ci parli della sua esperienza e cosa l’ha spinta a creare il suo brand.
Ho un salone tra i più grandi d’Italia che si estende su 600 metri quadri e offre una varietà di servizi molto ricca. Si parte dal parrucchiere all’estetica, con particolare attenzione alla cura delle persone con problemi di calvizie o oncologici. Il mio Brand è nato dalla passione che ho per il mio lavoro. Amo il mio lavoro, e ogni cliente che entra nel mio salone viene accolto come un amico. Gli vengono dedicate attenzioni per rendere la sua permanenza nel salone, serena e soddisfacente.
Qual è la mission della sua attività “parrucchieri Luca Piattelli”?
La mission del mio Brand è quella di far stare bene il mio cliente e donargli piacevoli sensazioni perché possa riappropriarsi di un po’ di tempo per sé stesso.
Se guarda in avanti, che cosa vede per la sua attività?
I progetti attuali, dopo due anni di pandemia, sono quelli di riprendere un normale ritmo lavorativo. Per il futuro, l’obiettivo è quello di elevare la categoria dell’acconciatore facendolo diventare un imprenditore di sé stesso. Di creare delle collaborazioni con i colleghi per poter dar voce al nostro settore.
Come sceglie i collaboratori e come reagisce con il suo team?
Seleziono i collaboratori in base alle competenze tecniche ma anche per la passione che mettono nel proprio lavoro. Con il mio team faccio riunioni, condividiamo progetti e soprattutto cerco di essere un esempio, non tralasciando mai il mio lavoro e il cliente.
Quale strategia ha messo in atto per gestire il cosiddetto “caro bollette”?
Ho avuto il rincaro delle bollette già da gennaio 2022, quindi ancora prima che ci fossero le riduzioni delle forniture. Il nostro è un lavoro dove è difficile ottimizzare, perché utilizziamo molta energia elettrica. A oggi la strategia che ho utilizzato è quella di cambiare il gestore per poter risparmiare qualcosa. Ma ancora gli importi sono molto elevati rispetto a un anno e mezzo fa.
C’è un evento che ha segnato positivamente la sua carriera?
Faccio questo lavoro da quasi 40 anni e di momenti particolari ne ho vissuti molti. Grande inspirazione è ogni volta che vado a fare un corso a Londra da Vidal Sassoon, mi dà una grande carica. Esperienza unica è stata la vincita del premio Global Salon Business Award.
Qual è il suo mantra?
Io nei momenti difficili mi ripeto sempre, per uscirne o anche per motivarmi: «La vita è la mia, la vita è unica, la vita è corta e non voglio farmi condizionare da nulla e nessuno». Sono un uomo libero e nulla può scalfire quello che sono le mie sensazioni, il mio benessere. Con questo mantra, mi allontano dai pensieri negativi, mi allontano dalle persone negative, mi ostino a essere sempre positivo è a vedere le cose migliori. Quindi, è un richiamo all’ottimismo, voler vivere la vita è volerla vivere bene.
Questo mi aiuta molto, mi ha aiutato anche nei momenti bui, quando la pandemia Covid ci ha chiuso, quando ci hanno messo tutte quelle limitazioni, quando ci sono stati vari provvedimenti. Vedere un negozio come il mio, che è il più grande d’Italia, vuoto, mi faceva male. Eliminare la negatività mi ha aiutato, mi ha motivato e forse tutta questa storia mi ha reso più forte!