«Il capello è il nostro marmo e il pettine il nostro scalpello». Luca Bosi, titolare dell’omonimo salone a Castel Bolognese, non ha dubbi: il parrucchiere è un artista che crea sculture ispirate dai gusti delle persone e dalla moda.
Definisce il proprio negozio un laboratorio creativo, dove ha portato il bagaglio tecnico acquisito durante le sue esperienze all’estero. E ogni anno, insieme al suo staff, vola a Londra per carpire le nuove tendenze e portarle nel cuore dell’Emilia Romagna.
Luca, come e quando decide di diventare parrucchiere? Cosa porta della sua esperienza internazionale nel suo salone a Castel Bolognese?
La passione per questo mestiere mi è stata trasmessa dai miei genitori. Sono figlio d’arte e sin da quando ero piccolissimo amavo giocare nel loro salone. Poi crescendo ho capito che questa sarebbe stata la mia strada. Così divento parrucchiere anche io. Dopo varie esperienze a Londra e in vari saloni della zona tra Faenza e Imola, ho deciso di realizzare un sogno aprendo il mio negozio e cercando di creare a Castel Bolognese, il mio paese, un luogo dove trovare idee di moda in continua evoluzione e aggiornamento. Dalle mie esperienze internazionali porto la metodologia di lavoro, la cura del dettaglio nel taglio e colore, l’essere pulito e meticoloso.
Sul vostro sito vi definite “scultori” cosa significa?
“Scultori” significa adattare ogni tipologia di colore e taglio per ogni singola cliente in base alle sue esigenze. Significa scolpire, proprio come un’opera d’arte, un taglio e colore in base alla morfologia del viso, senza tralasciare se richiesto un consiglio sul total look. Siamo creativi, il capello è il nostro marmo e il pettine il nostro scalpello. Le nostre sculture sono effimere, create sui gusti delle persone e modellate dall’energia della moda. Il parrucchiere è un artista.
Come scegliete il look più adatto ai vostri clienti?
Si sceglie osservando il cliente dalla testa ai piedi e dedicando almeno 10 o 15 minuti a parlare con lei o lui per capire al meglio le sue esigenze. La nostra è una consulenza a 360 gradi, partendo dalla scelta del colore e taglio in base alla morfologia del viso e armocromia della pelle, senza tralasciare un racconto delle attuali mode del momento per far vivere un’esperienza unica.
Perché definite il vostro salone un “laboratorio del capello”?
Ci definiamo “laboratorio del capello” perché ci piace sperimentare. Lascio molto spazio alle mie collaboratrici, in modo che possano essere se stesse e propormi idee nuove, associate alla mia idea di taglio per creare un look diverso e personale. Sperimentiamo, lavoriamo e cerchiamo sempre soluzioni diverse per trovare il look perfetto per ogni cliente. Non ci piace ripeterci: ogni persona che entra in salone per noi è una sfida nuova. Attraverso la cura dei capelli, ogni persona esprime sé stessa e la sua personalità. Ecco perché cerchiamo di capire la persona che abbiamo davanti, conoscere i suoi gusti e il suo carattere e creare così la scultura giusta per lei.
Vi ispirate dichiaratamente a New York e a Londra: le tendenze del 2023 si ispirano anche al mondo anglosassone?
Le tendenze che più ci ispirano sono quelle londinesi, visto che io e il mio staff ogni anno voliamo a Londra per aggiornarci. Lo stile americano mi ha contaminato più sulla scelta di vari prodotti. Li uniamo alle tecniche londinesi per un mix perfetto.
Sono importanti per voi i social? Come li utilizzate?
I social sono importantissimi per noi. Tengo molto sia al sito che alle varie pagine Instagram e Facebook perché sono un’ottima vetrina, soprattutto per chi non mi conosce e vuole capire cosa posso trasmettere con il mio lavoro.