Dal locale all’internazionale: la storia di Glamatric Hair Studio

di Valentina Tafuri
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Davide Copelli, proprietario del Glamatric Hair Studio di Torino, condivide la sua visione della professione di hair stylist. Nato in una famiglia di parrucchieri e formatosi nelle scuole internazionali, ha sviluppato la tecnica “hair geometric” per tagli su misura. Insieme alla sorella Claudia, offre servizi esclusivi e una cura personalizzata alle clienti in due saloni.

 

La figura del parrucchiere oggi è sempre più specializzata, e avere un’istruzione superiore può dare quella marcia in più per riuscire ad affermarsi. Lo conferma la storia di Davide Copelli, titolare del salone Glamatric Hair Studio di Torino. Per lui, la professione di parrucchiere è un “affare di famiglia”, in quanto figlio d’arte. Davide e sua sorella Claudia lavorano infatti in due saloni separati, in due zone diverse di Torino, ma sempre uniti da un invisibile fil rouge che è la continua crescita reciproca.

Da dove nasce il nome del suo salone? 

Nasce proprio dalla collaborazione continua con mia sorella e la mia famiglia. Entrambi abbiamo vissuto all’estero, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove ci siamo formati e perfezionati. Lei aveva addirittura intrapreso un percorso diverso, laureandosi all’UCLA di Los Angeles a indirizzo cinematografico. Quando siamo tornati in Italia, io ho aperto il mio salone, chiamandolo “Hair Geometric”, lei ha deciso di lavorare insieme ai miei genitori nel salone “Glamour”. Il nome Glamatric è nato poi dall’unione delle due parole “Glamour” e “Geometric”, proprio a testimonianza della nostra unione personale e professionale.

Entrambi avete fatto delle esperienze lavorative all’estero: come mai?

Abbiamo voluto formarci in un contesto internazionale, presso accademie che hanno creato grandi professionisti. Io ho frequentato la scuola stilistica di Vidal Sassoon a Londra, dove poi sono rimasto a lavorare. Poi ho chiesto il trasferimento a Los Angeles dove mia sorella stava studiando.

A quel punto però è stata lei a trasferirsi a Londra per frequentare la Vidal Sassoon Academy. Tornata in Italia ha rilevato il negozio dei nostri genitori mentre io avevo già aperto il mio. Solo dall’anno scorso abbiamo unito i due saloni. Quella all’estero è stata un’esperienza importante per entrambi, per darci una visione, oltre che una preparazione, che ci serve tantissimo nella pratica quotidiana.

Utilizza una tecnica particolare, la “hair geometric”. Di cosa si tratta?

È una consulenza che dura una ventina di minuti, durante la quale la persona si siede in uno spazio a lei riservato, viene intervistata e vengono fatte delle vere e proprie misurazioni morfologiche del cranio per arrivare a fare un taglio personalizzato ed un servizio che è paragonabile a un abito fatto su misura.

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Offrite anche altri servizi come il peeling al fango, il botox o l’awaphui. In cosa consistono?

Sono un consulente e formatore per una multinazionale, la Togethair, che ha origine nel settore farmaceutico e utilizza prodotti al 96% di origine naturale. Per questo abbiamo sviluppato dei veri e propri percorsi per il benessere dei capelli e del cuoio capelluto, come Hair Care. Nell’altro salone facciamo anche consulenza di armocromia e abbiamo una sala dedicata, che è come una spa per i capelli. Molto di quello che offriamo deriva da un alto livello di specializzazione. Oggi, molta parte del nostro lavoro include la formazione: aver viaggiato all’estero e continuare a formarci ci offre la possibilità di migliorare costantemente e sviluppare nuove idee, anche grazie al confronto con i nostri colleghi e colleghe.

Come sono organizzati i vostri saloni?

Puntiamo sulla qualità più che sulla quantità, per questo il nostro team non è particolarmente numeroso. Siamo in 8 sui due saloni: io e mia sorella formiamo direttamente i nostri collaboratori. Non siamo settoriali bensì intercambiabili, anche se lasciamo scegliere alla cliente da chi vuole essere seguita. Abbiamo solo due tecniche per una scelta ben precisa: preferiamo non ampliare la tipologia di tecniche utilizzate, visto che è sempre più difficile trovare personale. I nostri collaboratori comunque sono da noi da oltre 12 anni perché cerchiamo di coinvolgerli e farli crescere con noi.

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E per quanto riguarda il rapporto con le clienti?

Il mio salone è un appartamento storico al primo piano di un palazzo antico. Per le clienti è come tornare a casa e vivere un’esperienza in cui si sentono in famiglia.

Progetti per il futuro?

È importante che ognuno di noi abbia un suo target e riesca a intercettare le persone di quel target. Come dicevo, noi puntiamo sulla qualità, non servendo troppe persone alla volta, ma questo non significa che chi sceglie di lavorare sulla quantità sia meno bravo. Sono scelte. Certo è che il nostro lavoro diventa sempre piu’ di conoscenza, non solo delle tecniche e delle novità strettamente legate ai temi dello styling, del taglio, del colore ma anche ad altri ambiti, come quello della comunicazione. Noi abbiamo da poco fatto un restyling della pagina Instagram ma non si può seguire tutto e bene, per questo ci siamo affidati a un’agenzia e stiamo facendo una collaborazione con alcuni influencer.

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Valentina Tafuri

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