L’hairstylist di Siracusa: «La formazione è fondamentale per un parrucchiere. Bisogna sempre evolversi, chi rimane fermo è finito».
Gisella Abbate, di Siracusa dove gestisce il salone che porta il suo nome, è stata uno delle parrucchiere protagoniste dell’ultimo Festival di Sanremo: «Un’esperienza fantastica che porto con me ogni giorno nel mio lavoro e trasferisco alle mie clienti», racconta.
Per quale motivo ha deciso di diventare parrucchiera? Cosa le piace di più del suo lavoro?
Sin da ragazzina, appena ho assaporato l’arte dei parrucchieri, ho deciso che avrei fatto parte di questo “mondo di pazzi”. Ho deciso di intraprendere questo lavoro perché ogni giorno capivo che sarebbe stata un’esperienza fantastica vedere trasformare le persone e vedere la loro gioia nel guardarsi allo specchio e nell’ammirarsi diversi. Per me è una gioia veder sorridere la persona di cui ci si è presi cura. Ogni giorno ogni cliente mi dà emozioni straordinarie. È un incentivo a crescere, a rinnovarsi ed è quello che più amo del mio lavoro.
Cosa la differenzia dai suoi colleghi?
Ognuno di noi ha la sua passione, ognuno di noi ha la sua arte. Penso che ognuno di noi sia unico perché tutti mettiamo a disposizione il nostro talento per migliorare il look dei clienti e valorizzare le loro peculiarità e caratteristiche. Ogni persona ha delle particolarità che a volte vengono nascoste. Quello che differenzia un parrucchiere da un altro è la capacità di tirare fuori la bellezza nascoste delle persone, ma ogni collega ha il suo modo di farlo. È questo che ci distingue uno dall’altro.
È stata tra gli hairstylist del Festival di Sanremo. Come è stata questa esperienza?
Fantastica. Curiamo ogni artista che si presenta da noi per qualsiasi esigenza. Per un retouch o per qualsiasi altra necessità. Siamo tantissimi parrucchieri e dalle nostre mani passano tante persone. Il fatto di vivere tutto questo è un’esperienza straordinaria, non solo nel conoscere gli artisti, ma soprattutto nel conoscere il mondo che ci circonda. Si vede la moda a 360 gradi: abbiamo la possibilità di vedere un mondo nuovo, in fatto di capelli, di make up, di abbigliamento e di tutto ciò che gira intorno alla bellezza della donna. È un’esperienza bellissima che poi portiamo nei nostri saloni per far sentire le nostre clienti non lontane da questo mondo, trasferendo le nostre sensazioni da Sanremo alle nostre attività.
In che modo si sceglie l’acconciatura più adatta ad ogni persona?
Bisogna valutare l’incarnato, la personalità, il lavoro che la cliente svolge (perché non in tutti i posti di lavoro sono consentite acconciature “bizzarre”). Quando si fa una consulenza bisogna tenere conto di tutti gli elementi, e in particolar modo della morfologia del viso.
Come è composto il suo team e quali strumenti di comunicazione utilizzate?
Siamo in 6, ciascuno con un proprio ruolo determinante e determinato. Ognuno ha le sue conoscenze e contribuisce a creare in modo elegante e piacevole l’experience del nostro salone. Per quanto riguarda il marketing, usiamo i social, in particolare Facebook e Instagram. Inoltre, abbiamo le nostre riviste di moda personalizzate perché un’attività come la nostra, che lavora sulla creatività, deve far vedere il proprio lavoro, non quello altrui. Quindi abbiamo i book personalizzati, la nostra linea di prodotti personalizzata, studiata sui nostri gusti perché lavoriamo sui capelli e sappiamo ciò che serve e come serve.
È importante la formazione per i parrucchieri?
La formazione per un parrucchiere non finisce mai. Nel momento in cui smette di formarsi, un parrucchiere è finito. Un parrucchiere deve sempre evolversi, non può rimanere fermo nelle sue conoscenze. Il nostro lavoro è in continua evoluzione. È vero che la moda gira e a volte si ritorna sempre sugli stessi elementi e sulle stesse linee, sugli stessi tagli e sugli stessi colori ma c’è sempre qualcosa di nuovo. Ogni lavoro che facciamo anche se retrò deve essere sempre aggiornato al presente. La formazione, quindi, è imprescindibile per chi fa il nostro mestiere.