La formazione dei parrucchieri, studiare è parte della professione

di Lele Canavero
studiare-iStock-MaxRiesgo
Ogni quanto ti dedichi a migliorare la presentazione delle tue proposte mediante video, o immagini, o testi? Ogni quanto intendo: “ogni mese, stagione, quadrimestre”? E quanto tempo impegni: “un’ora, tre ore, una giornata”?

Supponiamo che tu, in questi giorni, abbia dedicato un paio d’ore alla definizione dell’offerta riferita alle nuove voci che hai inserito nel tuo listino inverno, che stai per lanciare. Due ore… Come le definiresti? Molti tuoi colleghi lo chiamerebbero “STUDIARE”. Come se “studiare” fosse diverso da “lavorare”.

Non a caso affermano che non hanno tempo per studiare, devono lavorare.

L’immagine dei primitivi che spingono un carretto con ruote quadrate e non hanno tempo di ascoltare chi gliele propone rotonde, per quanto sia sciocca, descrive molte realtà contemporanee.

  • Chi ha il marchio sbagliato fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi ha il listino sbagliato fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi spreca le proprie vetrine fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi non rende esclusiva l’esperienza del cliente in salone fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi comunica male sui social fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe
  • Chi è introvabile su Google fa una faticaccia tripla, o peggio guadagna meno di quanto potrebbe e potrei continuare.

Chissà quante volte ho affermato che no, fare le cose con passione non è abbastanza, perché se fai con passione le cose sbagliate sarai soltanto più stanco e meno ricco. Occorre fare con passione le cose giuste.

Parrucchieri e Formazione

Mettercela Tutta nel Fare le Cose Giuste: è il mantra degli Imprenditori della Bellezza.

Non a caso il primo passo che ti invitiamo a fare è smettere di fare le cose sbagliate perché più o meno consapevolmente, tanti tuoi colleghi che si impegnano come pazzi sbagliano. Non sanno farlo e sono convinti di fare bene.

Altri, invece, affermano che «lavorano già abbastanza e non gli va di perdere tempo a studiare, hanno anche una vita».

Eccola qui, la trappola. È come quando durante il tour, o nel mio libro, scrissi che a volte serve: «Fare una piega in meno e prendere un aperitivo in più».

Anche lì, sai quante volte mi son sentito dire: «Non ho tempo per l’aperitivo, quando stacco dal salone voglio solo correre a casa da (…)». Il senso del “fare una piega in meno” era proprio quello di continuare a mantenere intatte le ore dedicate al lavoro, impegnandosi a fare ciò che va fatto, e non ciò che si pensa di “dover fare”. Lo stesso vale per lo studio! Nessuno ti chiede di “lavorare e POI studiare” anzi, io ti chiedo di considerare lo studio come parte portante del tuo lavoro.

Smettila di considerarle due cose separate e di metterle in competizione. Tu sei ciò che fai di ciò che sai ergo devi saper distinguere le cose giuste da fare e quelle sbagliate.

Nei miei corsi di formazione ho insegnato nell’ordine:

  • com’è cambiato il mestiere di parrucchiere negli ultimi anni e come marketing e web lo cambieranno ancora nei prossimi anni
  • quali sono le convinzioni di cui ti devi assolutamente liberare
  • quali sono gli errori che devi smettere di commettere
  • cosa delegare e cosa no, diventando Specialista di Strategia
  • come creare il tuo Progetto d’Impresa e metterlo al sicuro rispetto all’evoluzione del mercato

 

In quattro concetti:

  • smettere di fare le cose sbagliate
  • concentrarsi sul fare quelle giuste
  • saper distinguere le une dalle altre
  • sentirsi in grado di poterle fare (e sapere come)

Ti faccio un solo ed unico esempio di quanto “studiare” in realtà sia parte del lavorare, e possa far funzionare meglio te ed il tuo salone. Sai dirmi perché parte della tua clientela abituale non fa certi trattamenti?

Quella che a prima vista può sembrare “una domanda”, in realtà è una lista di contenuti. Prendi un foglio di carta, o se preferisci apri il programma di videoscrittura che usi abitualmente. Ora butta giù un elenco di tutte le motivazioni che possono spingere un/una cliente potenziale a NON fare quel colore, o quel trattamento.

  • Cosa li preoccupa?
  • Di cosa hanno paura?
  • Quali precedenti esperienze negative potrebbero avere avuto?
  • Hanno sufficienti informazioni?
  • Conoscono davvero quale problema risolverebbero?
  • Conoscono davvero quale beneficio otterrebbero?

Da qui butta giù un elenco con tutti i “perché” ti potrebbe dire di no, in seguito chiediti quali contenuti puoi preparare per aiutarli a superare da soli questi “ostacoli”. Può trattarsi anche solo di qualcosa che chiederai o affermerai in fase di proposta, o durante un servizio, o alla cassa. Annotati quali domande puoi fare ad ogni cliente nuovo che entra: riceverai un sacco di informazioni aggiornate, potrai integrare la tua lista e soprattutto saprai cosa chiedere o cosa dire alla clientela per aiutarla a scegliere quel colore o quel trattamento.

Adesso dimmi, questo tempo lo hai trascorso a studiare o a lavorare?! Non pensi anche tu che la qualità del tuo lavoro e dei risultati che esso produrrà, riceverà l’influsso benefico di questo tuo “studio”?

Studiare è parte del lavorare. Smettila di metterli in contrapposizione. Studiare ti aiuta a lavorare meglio.

Organizza bene il tempo che trascorri “sui” capelli e riuscirai a trovarne un sacco da dedicare a quello “studio” che non è altro se non un modo diverso di lavorare.

Non è solo il lavoro che nobilita l’uomo: è anche lo studio che nobilita il lavoro.

 

Lele Canavero

Photo cover: iStock / MaxRiesgo

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