Alive è nato a Milano dall’esperienza ormai quarantennale di Alessandro Cavagni e Ivan Falconieri. È un concept store, un luogo dove, nella città frenetica, le persone possono rilassarsi e scambiare qualche chiacchiera. Oltre, ovviamente, a uscire dal salone con il look più adatto a loro.
Alessandro e Ivan, quando e perché avete deciso di diventare parrucchieri e quando è nato Alive?
Alessandro: «Io ho iniziato a fare il parrucchiere nel 1985. Quest’anno sono 38 anni che faccio questo lavoro. Avevo cominciato semplicemente per lavorare, senza nessuna velleità particolare. Poi ho capito che era la professione che faceva per me e sono ancora qui».
Ivan: «Io ho iniziato nel 1984 con mio padre che aveva un salone qui a Milano. Anche io dopo quasi quarant’anni sono ancora qui…Ci conosciamo da tantissimi anni. Abbiamo fatto esperienze lavorative diverse, abbiamo lavorato negli stessi posti in momenti diversi, abbiamo realizzato acconciature per il mondo dello spettacolo, la moda e la televisione. Infine, nel 2001, abbiamo aperto Alive a Milano. Non è un classico salone da parrucchiere. È un concept store. È uno spazio ampio, dai toni molto caldi che vuole sembrare una casa. Abbiamo affiancato al salone altre attività come l’estetica o la vendita di libri o abbigliamento. Inoltre, l’ampio spazio a disposizione ci consente di ospitare eventi, degustazioni, mostre, presentazioni di libri o di dischi».
Cosa differenzia Alive da altri saloni?
Alive, il nome che abbiamo scelto per il nostro salone, significa vivere diversamente. Fin dall’inizio la nostra idea è stata quella di dare alle clienti un posto dove potersi rilassare in una città frenetica come Milano. Da subito siamo rimasti aperti fino a tardi per poter dare modo alle persone di venire da noi e farsi i capelli, ma anche rilassarsi dopo una giornata di lavoro chiacchierando e bevendo qualcosa.
Quali sono le tendenze in tema di hairstyle in questo 2023?
Noi non seguiamo mode o tendenze e riteniamo che non abbia neppure senso parlarne oggi. Ogni persona è diversa e non si può proporre una moda. L’acconciatura va scelta in base ai lineamenti della persona, ai suoi desideri e preparata in base alle caratteristiche del capello. Questo vale sia per il taglio, sia per il colore. Certo, non è semplice lavorare in questo modo, ma riteniamo sia ciò ci differenzi da altri, ed è il frutto dei nostri quarant’anni di esperienza. Noi guardiamo le persone e costruiamo il look. Va capita la persona. Servono studio, attenzione e impegno. Il tempo in cui un vip lanciava una tendenza e tutti la seguivano è finito.
Quali obiettivi di crescita si pone a breve e medio termine per la sua attività?
Dopo due anni, che possiamo definire quanto meno “particolari”, il mercato si è ripreso e riassestato. Un progetto che avevamo e vorremmo portare a termine è la creazione di un atelier di parrucchieri. Lo vorremmo realizzare in un attico molto luminoso in modo da poter fare i capelli alla luce naturale e avere un ambiente in tutto e per tutto simile ad una casa. In questo atelier utilizzeremmo soltanto prodotti naturali e vegani. La fase di studio è già piuttosto avanzata e speriamo che l’atelier possa vedere presto la luce.

Quali strumenti di marketing utilizzate? Avete in programma di implementare la vostra presenza sui social network e sul web?
Sicuramente dovremo essere più presenti sui social e sul web, è uno dei nostri obiettivi. Finora non siamo riusciti a trovare il professionista adatto a collaborare con noi, che riesca a entrare nella nostra vision e voglia iniziare un percorso con noi. Fin dall’apertura del nostro salone abbiamo sfruttato molto i nostri spazi e collaborando con altre realtà, per esempio ospitando eventi. In questo modo tante persone hanno conosciuto il nostro negozio. In passato, inoltre, spesso siamo stati sui giornali o in tv e questo ci ha aiutato davvero molto.